Basilea e i suoi parametri hanno inciso nella gestione della crisi da parte delle Banche?
Parto dalla fine.
Mentre le grandi società finanziarie e le grandi industrie si sono rivolte al mercato delle obbligazioni con l'emissione di corporate bond per reperire capitali, per tutte le altre realtà il canale dell'indebitamento bancario è stata una condizione assolutamente obbligata, con il meccanismo altrettanto forzoso di rispettare le necessarie condizioni poste dalla regolamentazione internazionale di Basilea.
Quindi, le nuove regole di Basilea hanno rappresentato e continuamente lo faranno, un rischio per le Pmi, sia per una minore disponibilità di credito e sia per il suo spropositato costo.
Ciò ha incrementato e messo in ginocchio ulteriormente tutto (tutto) ogni settore industriale.
In pratica tutto si sviluppa sull'effetto dell'aumento di patrimonio richiesto alle banche mantenendo, le banche stesse parità di asset.
Ad esempio le banche italiane indipendentemente dai parametri di Basilea (uno o due o tre) hanno già da qualche anno erogato credito a soggetti sempre meno rischiosi.
Infatti gli istituti di credito a parità di capitale hanno, dall'introduzione dei parametri di Basilea, avuto sempre due possibilità: o erogare di meno (ma ciò era impossibile visti alcuni accordi bancari e interbancari) oppure scegliere soggetti che hanno una capacità creditizia migliore e offrono maggiori garanzie (qui, poi, subentrano tutte le analisi, su rating interno, scoring, punteggi e affini vari, trattate a parte).
Arrivando al punto che le regole ferree si sono già rivoltate contro l'intero sistema delle imprese creando un irrigidimento delle posizioni sul tema del rigore.
Questo rigore nel sistema istituzionale e finanziario attuale, per rendere più trasparenti ed efficenti i meccanismi di concessione del credito da parte delle banche alle imprese, chiede sostanzialemente che le stesse banche aumentino i coefficenti di patrimonializzazione anche rispetto alle indicazioni della precedente Basilea 2 (i core tier), chiede inoltre, che vengano elaborati piani di intervento più oculati nella valutazione dei rischi degli interlocutori e chiede che si facciano parte in causa dei costi operativi legati a tutte le fasi di erogazione dei finanziamenti.
Le conseguenze sono state una maggiore copertura dei rischi ma anche un sensibile aumento dei costi che sono stati fatti totalmente ricadere sulle Pmi.
Oggi 4 settembre 2012 questo link:
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